SACERDOZIO ED EUCARISTIA
Benedetta sei tu, Trinità Santissima:
in Maria Consolata
ci hai donato una tenera Madre,
che ci sostiene nella vita.
Ascoltiamo l’Allamano che ci apre il cuore riguardo il suo amore all’Eucaristia: «Quest’oggi [20 settembre 1918] è il 45.mo anniversario della mia Ordinazione. Quarantacinque anni di Messe!... Contatele un po’ […]. Vedete, mai più credevo di potere celebrare tante Messe, tante benedizioni!... Vedete un po’ che grazia di Dio. Quante grazie! […].
Un figlio tiene come roba propria la roba dl padre; ora tutto ciò che è mio è vostro; la roba del padre è roba dei figli. […]. Contate un po’ le Messe, le confessioni e quel po’ di bene che si è potuto fare; ebbene, è tutta roba vostra. Quando io dissi Messa nessuno pensava a voi. Il Signore da tutta l’eternità pensava a voi».
«Oggi [21 settembre 1919] è l’anniversario della mia prima Messa. In quell’anno era la festa dell’Addolorata. […]. Siccome eravamo in settembre e non potevo rimanere in Seminario, andando a casa son rimasto tutta la mattina in chiesa, ho cantata la Messa, e poi ho pregato il Parroco che mi desse un po’ di pranzo; i miei fratelli che avevano preparato un grande pranzo si sono offesi, ma presto si sono riconciliati. […]. Oggi ho detto Messa e meditando questo mistero mi sono venuti tre pensieri e mi son stati ben fissi in mente. 1° L’ubbidienza di N. Signore nella S. Messa [al sacerdote che celebra]; 2° Lo spirito di sacrificio di N. Signore nella S. Messa; 3° L’amore che N. Signore porta a noi nel S. Sacrificio della Messa. Sono tre pensieri che servono tanto a dire sempre bene la Messa».
«La S. Messa è il tempo più bello della nostra vita!». «Una Messa basterebbe a rendere felice chiunque giunge a celebrarla. […]. Oh, felicità! Dire una Messa! E quando c’è da dirne 3, c’è un gusto: Una Messa serve di preparazione all’altra. È una gioia!». «Io dico sempre la Messa della Consolata, quando non è proibita».
«Io ho tratto da libro di S. Alfonso “La Messa strapazzata” tanti punti, e li ho ridotti a trenta meditanzioncelle, una per ogni giorno del mese; ne leggo una tutte le mattine e trovo che aiuta molto nel preparamento della Messa».
«Sapete che solo a pensarci [ai nostri che sono militari] soffro, e se ci penso di notte non posso più dormire; finché vado a fare una visita a N. Signore ed allora mi addormento come S. Giovanni sul costato di Gesù». «Quell’anno che fui costretto ad andare in campagna al Piano della Mussa, in quella cappella non c’era il Signore… non mi piacque… si sta così male lontano dal Signore».
L’Allamano educa a vivere l’Eucaristia: «Certamente la prima, la più eccellente e potente orazione è la S. Messa. In essa parliamo all’Eterno Padre con Gesù; è Gesù che si offre e prega per noi; e soddisfa ai nostri debiti. Guai al mondo se non vi fosse la S. Messa. Al Sacrificio della Messa tendono come a centro tutte le altre orazioni dei sacerdoti». «Io vorrei che faceste grande stima della S. Messa…È certo che nella celebrazione della Messa si ricorda la Passione di Nostro Signore. S. Tommaso lo chiama un memoriale della morte del Signore. E nostro Signore stesso l’ha detto: fate questo in memoria di me”, prima di andare a patire […]. Anche S. Paolo lo dice, “annunzierete la morte del Signore finché Egli venga”, dunque è sempre il pensiero della Passione, ed è perché bisogna ricordarla spesso la Passione del Signore. […] È proprio il Calvario».
«Figuratevi in ogni Messa, come è vero, di assistere alla scena del Calvario, con Maria desolata, e pregare Gesù a versarvi sull’anima il suo preziosissimo Sangue. Durante la Messa si ottengono tutte le grazie». «Bisogna avere fede viva, carità ardente, proprio come se si fosse là sul Calvario».
«La S. Comunione è cibo […]. Il Signore stesso ha detto:”Io sono il pane della vita”, io vi do la vita». «Se ci svegliamo di notte, ed al mattino appena alzati, immaginarci che il Signore ci dica, come a Zaccheo: “Presto discendi, perché oggi devo rimanere in casa tua. […]. Queste sembrano piccolezze, ma servono molto».
«Certi santi, come S. Luigi, andavano [alla Comunione] una volta alla settimana, […]. Per me vorrei che la faceste anche di più: se il Papa mi manda una facoltà speciale, di lasciarvi fare la Comunione due volte al giorno!».
«Intendo lasciarvi come eredità di fare sempre molto bene i sacri riti: ed anche in Africa ci vuole almeno l’intima convinzione di fare bene».
Preghiamo:
O Dio, Padre del Signore Gesù Cristo,
“Pane vivo disceso dal cielo”,
Vittima innocente sulla croce,
noi ti lodiamo per aver concesso
al Beato Giuseppe Allamano
di vivere con fede e amore il Mistero Eucaristico.
Sostieni benigno
i missionari della Chiesa
perché celebrino il “Memoriale del Signore”
su tutta la terra per la salvezza dell’umanità,
e concedi a noi i favori che ti chiediamo
per intercessione del tuo fedel Servo.
Amen».










